Ciste ovarica: che cos'è, cause, diagnosi, sintomi e trattamenti

Con il termine ciste ovarica ci si riferisce a una problematica ginecologica diffusa, che può interessare donne di tutte le età, spesso senza causare sintomi evidenti. Le cisti ovariche sono formazioni che si sviluppano nelle ovaie sotto forma di sacche piene di liquido e possono essere completamente innocue o, in alcuni casi, comportare disagi significativi e necessitare di interventi medici.

Comprendere cosa sono, da cosa derivano e come gestirle è essenziale per affrontarle in modo consapevole

In questo articolo esploreremo in dettaglio tutto quello che è importante sapere sulla cisti ovarica, dalle cause ai sintomi, passando per i trattamenti e la prevenzione.

Indice

Ciste ovarica: cos'è
Cause ciste ovarica: a cosa è dovuta
Sintomi ciste ovarica: come riconoscerla
Complicanze: quando preoccuparsi per una ciste ovarica
Diagnosi di ciste ovarica: quali esami servono?
Terapia e trattamento: come si elimina una ciste ovarica
Prevenzione, ovvero come ridurre il rischio di cisti ovariche

Ciste ovarica: cos'è

La ciste ovarica è una delle condizioni ginecologiche più comuni e può riguardare donne di tutte le età, dalla pubertà alla menopausa.

Si tratta di sacche o strutture piene di liquido che si sviluppano all'interno o sulla superficie di un'ovaia, una delle due ghiandole che formano l'ovaio, l'organo che costituisce, insieme a utero, tube di Falloppio, vagina e vulva, l'apparato riproduttivo femminile.

Le ovaie svolgono un ruolo cruciale nel sistema riproduttivo femminile, in quanto producono gli ovuli necessari per la riproduzione e secernono ormoni fondamentali, come estrogeni e progesterone.

La presenza di una ciste ovarica è spesso un evento normale, soprattutto nelle donne in età fertile, e molte cisti sono considerate legate ai naturali processi del ciclo mestruale. Tali cisti ovariche di solito non causano sintomi e si risolvono spontaneamente nel giro di poche settimane o mesi.

Diversamente, altre cisti possono essere più grandi, persistenti o associate a condizioni patologiche: in questi casi è importante riconoscerne i segnali e intervenire adeguatamente.

Le cisti ovariche possono avere dimensioni variabili, da pochi millimetri a diversi centimetri, e possono contenere non solo liquido, ma in alcuni casi anche materiale solido o semi-solido.

Ecco una classificazione delle diverse tipologie di cisti ovariche, ciascuna con caratteristiche specifiche: 

  • Ciste ovarica funzionale: la più comune, si sviluppa come parte del ciclo mestruale e generalmente scompare autonomamente e naturalmente.
  • Ciste ovarica dermoide: può contenere pelle, capelli o denti.
  • Ciste ovariaca endometriosica: associata all'endometriosi, una condizione in cui il tessuto uterino cresce al di fuori dell'utero.
  • Cistoadenomi: si formano sulla superficie dell'ovaia e possono contenere materiale liquido o mucoso.

Sebbene molte cisti siano benigne, alcune possono essere correlate a tumori maligni, soprattutto dopo la menopausa. Nell'articolo approfondiremo nel dettaglio tutti gli aspetti legati alle cisti ovariche. 


Cause ciste ovarica: a cosa è dovuta

Le cisti ovariche possono svilupparsi per una varietà di motivi, per lo più legati a squilibri ormonali, condizioni ginecologiche sottostanti o anomalie nei processi fisiologici delle ovaie.

Comprendere le cause può aiutare a identificare tempestivamente la presenza di cisti e prevenire eventuali complicanze.

Di seguito riportiamo l'elenco dei principali sintomi all'origine di una ciste ovarica. 

1. Squilibri ormonali

Gli ormoni come gli estrogeni e il progesterone regolano il ciclo mestruale e influenzano la formazione delle cisti. Un eccesso o una carenza di questi ormoni può impedire il normale sviluppo e il rilascio dell’ovulo, favorendo la formazione di cisti funzionali. Questo squilibrio è spesso correlato a fattori come lo stress, l’uso di contraccettivi ormonali o patologie endocrine come l’ipotiroidismo.

2. Ciclo mestruale

Durante ogni ciclo mestruale avviene la formazione di un follicolo che contiene un ovulo. Se il follicolo non si rompe per rilasciare l’ovulo (ovulazione), oppure si richiude accumulando liquido, si può formare una ciste follicolare. Allo stesso modo, dopo l’ovulazione, il corpo luteo che dovrebbe dissolversi può trasformarsi in una ciste luteinica se rimane pieno di liquido.

3. Endometriosi

L’endometriosi è una condizione ginecologica per cui il tessuto che riveste l’utero (endometrio) cresce al di fuori di esso. Tale tessuto può aderire alle ovaie e formare cisti chiamate endometriomi. Queste cisti sono spesso dolorose e possono interferire con la fertilità.

4. Sindrome dell'Ovaio Policistico (PCOS)

La PCOS è una patologia cronica caratterizzata dalla presenza di molteplici piccole cisti nelle ovaie. Questa sindrome è associata a squilibri ormonali che ostacolano l’ovulazione e possono causare sintomi come irregolarità mestruali, acne, aumento di peso e infertilità.

5. Infezioni pelviche

Le infezioni dell’apparato riproduttivo, se non trattate, possono propagarsi alle ovaie e causare cisti. Questo tipo di cisti è spesso associato a dolore pelvico e richiede una terapia antibiotica mirata per prevenire complicanze.

6. Gravidanza

Durante le prime fasi della gravidanza il corpo luteo, che produce ormoni per supportare l’impianto dell’embrione, può persistere sotto forma di ciste. Questo tipo di ciste è generalmente innocuo e tende a scomparire spontaneamente entro il secondo trimestre.

7. Fattori genetici e predisposizione familiare

Alcune donne possono avere una maggior predisposizione genetica allo sviluppo di cisti ovariche. Una storia familiare di sindrome dell’ovaio policistico o altre patologie ginecologiche può aumentare il rischio.

8. Uso di trattamenti per la fertilità

I farmaci utilizzati per stimolare l’ovulazione possono aumentare il rischio di cisti ovariche, in particolare cisti luteiniche, a causa della stimolazione eccessiva delle ovaie.

9. Terapie ormonali

Alcuni trattamenti ormonali, come la terapia sostitutiva in menopausa, possono influenzare lo sviluppo delle cisti ovariche, soprattutto in donne con una storia pregressa di cisti.

In definitiva, le cause della ciste ovarica sono molteplici e spesso interconnesse: mentre alcune cisti sono il risultato di processi fisiologici normali, altre possono derivare da condizioni patologiche che richiedono attenzione medica. 

Monitorare i cambiamenti del proprio corpo e consultare regolarmente un ginecologo è fondamentale per una diagnosi precoce e una gestione adeguata.


Sintomi ciste ovarica: come riconoscerla

Di sovente le cisti ovariche non causano sintomi, in particolare se sono di piccole dimensioni o funzionali; tuttavia ci sono altri casi in cui possono manifestarsi con segni e disturbi più evidenti, soprattutto se crescono di dimensione, si rompono o causano torsione ovarica.

Conoscere i sintomi è fondamentale per riconoscere la presenza di una ciste e intervenire tempestivamente: di seguito riportiamo i più noti e diffusi sintomi di ciste ovarica.

1. Dolore pelvico

Il dolore nella zona pelvica è uno dei sintomi più comuni e può manifestarsi in modo intermittente o continuo. Può essere localizzato su un lato specifico, corrispondente all’ovaia interessata, e intensificarsi durante il ciclo mestruale, i rapporti sessuali o dopo uno sforzo fisico.

2. Irregolarità mestruali

Le cisti ovariche possono influenzare il normale ciclo mestruale, causando ritardi, flussi abbondanti (menorragia) o spotting tra un ciclo e l’altro. Questo è particolarmente frequente nelle cisti funzionali e nella sindrome dell’ovaio policistico.

3. Sensazione di pressione o gonfiore addominale

Cisti di grandi dimensioni possono esercitare pressione sugli organi circostanti, causando una sensazione di pienezza, gonfiore o pesantezza addominale. Questo sintomo può essere confuso con problemi digestivi, come il gonfiore intestinale.

4. Disturbi urinari o intestinali

Le cisti che comprimono la vescica o l’intestino possono causare sintomi come minzione frequente, difficoltà a svuotare completamente la vescica o stitichezza. In rari casi, possono provocare dolore durante la defecazione.

5. Dolore durante i rapporti sessuali

Un dolore acuto o persistente durante i rapporti sessuali (dispareunia) può essere un segnale di cisti ovariche, in particolare se la ciste si trova in una posizione che interferisce con il movimento degli organi pelvici.

6. Nausea e vomito

Se una ciste causa torsione ovarica o si rompe, possono manifestarsi sintomi più gravi come nausea, vomito e intenso dolore addominale che richiede un intervento medico immediato.

7. Alterazioni ormonali

Alcune cisti, come quelle funzionali o legate alla sindrome dell’ovaio policistico, possono influenzare i livelli ormonali, provocando sintomi come acne, aumento di peso, caduta dei capelli o eccessiva crescita di peli (irsutismo).

8. Febbre e segni di infezione

In presenza di un’infezione associata a una ciste ovarica, possono comparire febbre, brividi e malessere generale. Questi sintomi sono segni di una condizione che richiede attenzione medica urgente.

9. Sintomi gravi o improvvisi

Se una ciste si rompe o provoca torsione ovarica, i sintomi possono includere un dolore pelvico improvviso e acuto, accompagnato da sanguinamento vaginale, tachicardia, vertigini o svenimento. Questi casi rappresentano un’emergenza medica e richiedono un intervento immediato.

In sintesi, possiamo dire che i sintomi delle cisti ovariche possono variare notevolmente in base alla loro dimensione, tipo e localizzazione. Prestare attenzione ai segnali del proprio corpo e rivolgersi tempestivamente a un ginecologo in caso di sintomi persistenti o gravi è essenziale per prevenire complicanze e ricevere un trattamento adeguato.


Complicanze: quando preoccuparsi per una ciste ovarica

Sebbene molte cisti ovariche siano innocue e si risolvano spontaneamente, alcune possono causare complicanze che richiedono attenzione medica immediata. Queste complicanze possono variare in gravità e insorgere in modo improvviso, rappresentando una minaccia per la salute generale della donna. Alcune di queste sono state già nominate nel paragrafo precedente: vediamole di seguito nel dettaglio.

1. Rottura della ciste

Quando una ciste ovarica si rompe, può provocare dolore intenso e improvviso nella zona pelvica. Questo fenomeno può essere accompagnato da emorragie interne, potenzialmente molto rischiose per la vita del soggetto interessato. In caso di rottura, è essenziale quindi recarsi immediatamente in pronto soccorso per ricevere le cure necessarie.

2. Torsione ovarica

Una ciste di grandi dimensioni può causare la torsione dell’ovaia, interrompendo il flusso sanguigno verso l’organo. Questa condizione, nota appunto come torsione ovarica, provoca dolore acuto e sintomi come nausea, vomito e vertigini. La torsione ovarica è un’emergenza medica che richiede un intervento chirurgico immediato per prevenire danni permanenti all’ovaia.

3. Infiammazione e infezione

Cisti infette possono causare febbre, dolore persistente e un peggioramento generale dello stato di salute. Se non trattate, queste infezioni possono diffondersi agli organi vicini, portando a gravi complicazioni come l’ascesso pelvico o la peritonite, un’infiammazione del rivestimento addominale.

4. Pressione sugli organi vicini

Cisti molto grandi possono esercitare pressione su strutture vicine come la vescica e l’intestino, causando sintomi urinari o intestinali. In alcuni casi, questa pressione può interferire con la funzione di tali organi e necessitare di trattamento chirurgico per alleviare i sintomi.

5. Rischio di malignità

Sebbene raro, alcune cisti ovariche possono essere associate a tumori maligni, soprattutto nelle donne in post-menopausa. La valutazione ecografica e i marcatori tumorali, come il CA-125, sono strumenti essenziali per distinguere le cisti benigne da quelle potenzialmente pericolose.

6. Riduzione della fertilità

Alcune cisti, come gli endometriomi o quelle associate alla sindrome dell’ovaio policistico, possono influenzare negativamente la fertilità. Possono interferire con l’ovulazione, danneggiare il tessuto ovarico sano o alterare il normale equilibrio ormonale.

Le complicanze delle cisti ovariche, sebbene rare, possono avere conseguenze significative sulla salute. Per questo motivo, è fondamentale monitorare regolarmente la propria condizione attraverso controlli ginecologici e rivolgersi a uno specialista in caso di sintomi sospetti. Una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo possono prevenire molti di questi problemi, garantendo il benessere generale della paziente.


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Diagnosi di ciste ovarica: quali esami servono?

La diagnosi di una ciste ovarica avviene generalmente attraverso una combinazione di esami clinici e strumentali.

I principali strumenti diagnostici includono:

  1. Visita ginecologica: il medico può identificare anomalie palpando l’area pelvica.
  2. Ecografia pelvica: un esame non invasivo che utilizza onde sonore per visualizzare le ovaie e identificare la presenza di cisti.
  3. Esami del sangue: test come il CA-125 possono aiutare a escludere la possibilità di tumori maligni.
  4. Risonanza magnetica (RM): utile per immagini dettagliate in caso di sospetta malignità.
  5. Laparoscopia: un intervento chirurgico minimamente invasivo che consente di visualizzare direttamente le cisti e, se necessario, rimuoverle.


Terapia e trattamento: come si elimina una ciste ovarica

Il trattamento delle cisti ovariche dipende da vari fattori: a essere determinanti sono la dimensione, il tipo di ciste, i sintomi presenti e l'età della paziente. In molti casi, le cisti ovariche non richiedono alcun trattamento attivo, ma è fondamentale monitorarle attentamente per evitare complicanze.

Ecco un'analisi approfondita delle principali opzioni terapeutiche.

1. Monitoraggio attivo

Le cisti funzionali, che rappresentano la maggior parte dei casi di cisti, tendono a risolversi spontaneamente nel giro di poche settimane o mesi.
In assenza di sintomi significativi, il medico potrebbe consigliare di adottare un approccio di osservazione, con controlli ecografici periodici per valutare eventuali cambiamenti nella dimensione o nella struttura della ciste.

2. Terapia farmacologica

In alcuni casi specifici, il medico potrebbe prescrivere farmaci per gestire i sintomi o prevenire la formazione di nuove cisti, tra questi:

  • Contraccettivi ormonali: l'adozione di pillole anticoncezionali può aiutare a regolare il ciclo mestruale e ridurre il rischio di formazione di cisti funzionali ricorrenti. Tuttavia, questa opzione non elimina le cisti già presenti.
  • Analgesici: per alleviare il dolore associato alle cisti, si possono utilizzare farmaci antidolorifici da banco, come il paracetamolo o l'ibuprofene.

3. Interventi chirurgici

Se una ciste persiste, aumenta di dimensioni, causa sintomi significativi o presenta caratteristiche sospette, potrebbe essere necessario ricorrere alla chirurgia. Le principali tecniche chirurgiche includono:

  • Cistectomia ovarica, ovvero l'asportazione della ciste lasciando intatta l'ovaia. Questo intervento è indicato per cisti benigne che non compromettono la funzione ovarica.
  • Ooforectomia, la rimozione completa dell'ovaia interessata, utilizzata in casi di cisti di grandi dimensioni, recidive o sospette per malignità.
  • Laparoscopia, tecnica minimamente invasiva che utilizza piccoli strumenti inseriti attraverso incisioni nell'addome. La laparoscopia è spesso preferita per cisti di dimensioni moderate o benigne.
  • Laparotomia, ovvero un intervento chirurgico tradizionale con un'incisione più ampia, utilizzato in situazioni più complesse, come nel caso di cisti molto grandi o potenzialmente maligne.

4. Trattamenti per cisti associate a condizioni specifiche

  • Endometriosi: le cisti endometriosiche possono richiedere un trattamento combinato che include terapia ormonale e chirurgia per migliorare i sintomi e preservare la fertilità.
  • Sindrome dell’Ovaio Policistico (PCOS): la gestione delle cisti associate alla PCOS si basa principalmente su cambiamenti nello stile di vita (esercizio fisico, dieta bilanciata) e trattamenti ormonali per regolare il ciclo mestruale e ridurre i sintomi.

5. Rimedi naturali e supporto complementare

Sebbene non sostituiscano le terapie mediche, alcuni rimedi naturali possono contribuire ad alleviare i sintomi delle cisti ovariche. Tra questi si annovera:

  • L'applicazione di impacchi caldi sulla zona addominale per ridurre il dolore pelvico.
  • Tecniche di rilassamento, come yoga o meditazione, per gestire lo stress e migliorare l'equilibrio ormonale.
  • L’adozione di una dieta ricca di fibre e povera di zuccheri raffinati per migliorare l’equilibrio metabolico.

6. Gestione delle complicanze

In caso di rottura della ciste o torsione ovarica, è necessaria un’attenzione medica immediata. Queste situazioni possono richiedere interventi chirurgici d’urgenza per evitare danni permanenti agli organi pelvici o per controllare un’emorragia interna.


Prevenzione, ovvero come ridurre il rischio di cisti ovariche

Sebbene non sia possibile prevenire tutte le cisti ovariche, alcune strategie possono ridurre il rischio o favorire una diagnosi precoce.

Di seguito ne riportiamo alcune:

  1. Controlli regolari: visite ginecologiche periodiche possono identificare eventuali problemi nelle fasi iniziali.
  2. Contraccezione ormonale: pillole anticoncezionali possono ridurre il rischio di cisti funzionali.
  3. Gestione dello stress: mantenere uno stile di vita sano aiuta a regolare gli ormoni.
  4. Attenzione ai sintomi: non trascurare segnali come dolore pelvico o irregolarità mestruali.
  5. Trattamento delle infezioni: curare tempestivamente le infezioni pelviche può prevenire complicanze.


Le cisti ovariche sono una condizione comune e nella maggior parte dei casi innocua. Tuttavia, è fondamentale conoscere i sintomi, le possibili complicanze e i metodi di trattamento per affrontare al meglio questa problematica.

Rivolgersi allo specialista per controlli regolari e segnalare tempestivamente eventuali sintomi è il primo passo per preservare la salute ginecologica.

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